Come è nata l’idea dell’associazione
Alcuni anni più tardi, vista la poca presenza di associazioni dedicate a questo animale, gli stessi volontari decisero di fondare “AmiCOniglio”(cioè un Coniglio per Amico), dopo aver maturato negli anni precedenti una grande competenza sulla gestione dei conigli.
Dove operiamo
Attività di volontariato
Nel periodo che intercorre tra il recupero e l’adozione, il coniglio viene affidato temporaneamente ad un volontario che se ne prende cura.
I conigli che entrano in associazione non provengono solo da abbandoni, ma anche da cessioni volontarie per vari motivi (trasferimenti lavorativi, allergie,ecc) o, situazione ben più grave, da sequestri comandati dalle pubbliche istituzioni per situazioni di illegalità.
Iter dell’adozione
Caratteristiche a livello legale
Con tale procedura si riesce ad avere una stima della popolazione di questo animale.
Rischi
Bisogna quindi nel quotidiano prestare la massima attenzione per limitare il più possibile l’esposizione del coniglio a tali rischi, come si fa esattamente con i bambini piccoli. Un’altra fonte di mortalità deriva dalla convivenza con altri animali, come ad esempio gatti e cani, che per la loro natura di predatori possono nuocere anche involontariamente al coniglio.
Ciò non toglie che esistono bellissimi esempi di convivenza interspecifica che però devono essere portati avanti e seguiti solo da persone che sanno gestire i vari animali. I rischi per l’uomoderivanti dalla convivenza con un coniglio sono praticamente assenti e si riducono a rari e piccoli trasferimenti di malattie epidermiche dovute al contatto con l’animale.
Consigli utili
Bisogna quindi assicurargli ripari dove possa nascondersi, zone sicure dove non si senta minacciato, e verdure e fieno sempre a disposizione. Da eliminare tutta l’alimentazione derivata dalla zootecnica, come ad esempio la somministrazione di mangimi contenenti cereali, semi, ed in generale carboidrati e proteine.
Come tutti gli animali anche il coniglio deve essere seguito da un veterinario che deve avere una specializzazione in animali non convenzionali (o esotici), questo perché il coniglio ha delle caratteristiche uniche che devono essere conosciute in profondità per poterlo curare. Se vengono seguiti questi semplici consigli, un coniglio può vivere oltre i 10-12 anni.
La fisiologia del coniglio, malattie, salute, vaccini, problemi comportamentali, sono completamente diversi dagli altri animali convenzionali, per questo motivo per curare in modo corretto un coniglio è fondamentale rivolgersi a un veterinario esperto in questa specie e in particolare del coniglio di casa, che presenta problemi diversi da quelli riscontrati nei conigli d’allevamento. Fino a pochi anni fa le uniche conoscenze sul coniglio riguardavano il coniglio come animale da reddito, ma oggi grazie alla continua evoluzione della medicina veterinaria è possibile prevenire e curare le principale malattie di questo animale.
Purtroppo poche persone sanno che il coniglio è un animale esotico e che esistono veterinari esperti in esotici. Spesso le persone si rivolgono ai veterinari generici, che invece di indirizzare le persone verso esperti, improvvisano diagnosi basandosi sulle poche esperienze universitarie del coniglio d’allevamento. Il coniglio d’allevamento viene macellato a 6 mesi, non ha quindi il tempo di sviluppare patologie che invece si riscontrano nei nostri conigli di casa che ci auguriamo vivano con noi 10 anni e oltre. E’ necessaria quindi un’assistenza veterinaria corretta, presso cliniche specializzate convenzionate, o presso ASL Veterinarie dove però sia presente un vet esperto in esotici per dare la possibilità a tutti gli amanti di questi animali di curare il proprio pet, senza dover sostenere spese enormi, e senza rischiare di imbattersi in vet senza scrupoli che grazie a diagnosi errate portano l’animale alla morte, con conseguente danno emotivo e psicologico ai proprietari.Il coniglio, “Pet” a tutti gli effetti, perché non deve essere curato in modo corretto, come si conviene alla sua specie, cosa che si fa per il cane e il gatto o altri animali?
Poche semplici regole riguardanti l’alimentazione, le vaccinazioni, la sterilizzazione, per prevenire la maggior parte dei problemi di salute di un coniglio.
La sterilizzazione
-prevenire cucciolate indesiderate e destinate poi all’abbandono o all’incuria umana;
-sterilizzare i conigli tenuti singolarmente, maschi, perché perdono l’abitudine a spruzzare l’urina e a marcare il territorio, diventando piu’ docili e evitando così di stressare i proprietari e indurli all’abbandono;
-sterilizzare soprattutto le femmine perché previene l’insorgenza di tumori e altre patologie legate all’apparato riproduttore.
Promuovere una campagna per le vaccinazioni:
Anche se il coniglio vive in casa è fondamentale vaccinarlo contro due malattie: la Mixomatosi e la Mev che si trasmettono per via diretta e indiretta, per evitare inutili epidemie e morti improvvise.Iniziative
Progetti di sensibilizzazione e responsabilizzazione presso scuole, oratori, ludoteche, visto che il coniglio è l’animale piu’ diffuso (erroneamente) tra i bambini.
-responsabilizzare, educare all’adozione e non all’acquisto, far conoscere attraverso l’esperienza le particolarità e gli aspetti più salienti di questa specie.
Progetti in collaborazione con strutture e associazioni volte all’aiuto a persone in difficoltà emotive e fisiche, handicap etc. (PeT Therapy).
Manifestazioni
Per informare, educare, sensibilizzare, responsabilizzare, in collaborazione con altre associazioni che si occupano della stesse specie e di altri animali, per riunire tutti sotto un’unica bandiera e per una sinergia d’interventi volta a un efficace aiuto a tutti gli animali.
Rifugio
Proprio perché è un fenomeno in aumento e in larga diffusione, è sempre più difficile soccorrere animali in difficoltà, gli affidatari scoppiano e a volte con il cuore a pezzi si è costretti a dire non posso, col rischio che questi poveri animali vengano abbandonati ovunque, il rifugio è la valida alternativa all’affido in casa è l’aiuto concreto per questi animali e le associazioni che se ne fanno carico, in questo modo si ha la possibilità di salvarne quanti più possibile. Ma l’obiettivo finale non sarà la vita in rifugio, ma l’accoglienza momentanea in attesa di una nuova famiglia che sappia amare veramente questi dolcissimi e teneri animali.