Hai deciso. Finalmente dopo tanto tempo sei riuscito a comprendere che psicologicamente, fisicamente, mentalmente ed economicamente sei pronto ad accogliere un animale nella tua casa, nel tuo cuore, nella tua famiglia.
E sei indeciso. Hai sempre amato animali meno convenzionali ma non sai davvero se per te sia più adatto un coniglio oppure un porcellino d’india.
Questa vuole essere una mini guida informativa per comprendere differenze e somiglianze di queste due specie animali.

Il coniglio non è, come molti pensano, un roditore, ma appartiene (assieme alla lepre) alla famiglia dei Leoporidi, che viene dall’ordine dei mammiferi chiamato Lagomorfi. Il termine Lagomorfi deriva dall’unione di due parole greche, lagos (lepre) e morphe (forma), quindi a forma di lepre. Lagomorfi e roditori sono simili, ma non uguali. Tra le varie differenze, la più importante riguarda sicuramente l’alimentazione. I lagomorfi sono infatti erbivori, mentre i roditori si cibano anche di semi, granagli e talvolta piccoli insetti.
Un’altra differenza notevole riguardante l’aspetto fisico è sicuramente la predisposizione dei denti: il coniglio ha 6 incisivi (4 superiori e 2 inferiori), i porcellini d’india hanno una coppia di incisivi superiori e inferiori, una coppia di premolari superiori e inferiori e tre coppie di molari superiori e inferiori. In entrambi i denti sono a crescita continua e vanno consumati con la masticazione di fieno (assolutamente niente pane!). Il coniglio è un animale generalmente crepuscolare, vale a dire che di giorno si dedica a brevi ed intesi riposini ed è molto poco attivo, e di notte sprigiona tutte le sue forze, zompettando qua e là, scavando nella lettiera e mangiucchiando (e magari giocando con qualche gioco a sua disposizione). Ma questa non è sicuramente una legge universale! Spesso gli animali si abituano al ritmo di vita al quale sono soggetti, esistono casi di conigli che pur restando maggiormente attivi di notte, placano ugualmente le proprie energie.
Il porcellino d’india è un piccolo roditore originario del Sudamerica. Viene spesso chiamato anche cavia poichè usato purtroppo, soprattutto in passato, come animale da laboratorio. Oggi è molto diffuso come animale da compagnia. L’aspetto del porcellino d’india è molto simile a quello di un criceto un pò cresciutello. E’ un animale crepuscolare, non scava tane come il coniglio, ma è un animale molto più pauroso ed abitudinario di quanto lo sia il coniglio, e tende spesso a rifugiarsi.
Il coniglio non conosce altro modo per comunicare con noi se non con silenzi e gesti. Tutti di difficile interpetazione, soprattutto quando si tratta di malesseri. Generalmente non emette suoni o vocalizzi.
Il porcellino d’india, invece, è un gran chiacchierone. Emette una gran quantità di suoni, tutti differenti a seconda di ciò che desidera comunicarci. Di seguito un elenco:
– WHEEKING: Con questo suono la cavia esprime felicità, eccitazione. E’ il classico suono che emette quando sente il rumore della busta di fieno, o di pellett e non vede l’ora di mangiare. Oppure quando è in cerca di attenzione.
-BUBBLING: Quando il porcellino d’india viene coccolato o accarezzato. O quando esplora un nuovo territorio. Questo suono può però cambiare significato. Infatti, se la cavia emette questo suono che diventa più acuto verso la fine, e il suo corpo vibra ed è teso, è un segnale di fastidio.
-CINGUETTIO: Un suono di cui non si conosce significato. Non è molto diffuso, solo raramente alcune cavie lo emettono, ed è proprio simile al canto di un uccello.
-CHUTTING: Segno di fastidio e antipatia
-BATTERE I DENTI: Manifestazione di grande fastidio, aggressività e rabbia. E’ l’avvertimento della cavia: meglio che mi stai lontano!
Ci sono tanti altri versi, quelli elencati sono i più diffusi. Vi invito a ricercare i video su youtube che vi faranno comprendere in modo pratico l’elenco sopracitato.
Entrambe le specie sono animali preda. Ciò vuol dire che non amano essere presi in braccio o maneggiati. Odiano i suoni alti, scatti improvvisi e prediligono le tane. Il coniglio se con il tempo prende confidenza diventa molto meno timoroso, la cavia invece prediligerà sempre rintanarsi.

L’alimentazione è simile, ma non uguale. Per il porcellino comprende:
- fieno non deve mai mancare nella gabbia della cavia, lo deve mangiare e rosicchiare tutto il giorno perché in questo modo non solo limerà i denti, ma favorirà anche il transito intestinale
- pellet: devono essere appositi per cavie e fatti unicamente di erbe pressate e disidratate, non devono assolutamente contenere semi o cereali
- verdure: radicchio, cicorie, broccoli, cavoli, spinaci, carote, sedano ecc. La verdura va introdotta gradualmente
- frutta: va data con moderazione.
- acqua: sempre fresca e a disposizione, controllate periodicamente il beverino perché spesso si intasa
La cavia inoltre , come l’uomo, non è in grado di sintetizzare la vitamina c. Quindi necessita di integrarla con verdure che ne contengano molta (alcuni danno cebion in gocce da integrare all’alimentazione).
Per il coniglio:
– fieno dev’essere sempre presente. Pulito, fresco, croccante, a disposizione tutto il giorno sia nella fieniera, dove potrà restare fresco a lungo, sia sparso sopra la lettiera, perché i conigli adorano sgranocchiarlo mentre fanno i bisogni. I motivi sono gli stessi che riguardano il porcellino d’india.
–verdura
–frutta raramente e piccoli pezzi
– pellet non è necessario, può essere considerato un premio, uno sfizio per interagire con il proprio coniglio. Parliamo solo del pellet di buona qualità, che contenga almeno il 18% di fibra, senza cereali, fioccati, melasse. Non cedete all’acquisto di mangimi che contengano questi componenti, e diffidate dai mille colori e forme con cui vengono venduti snack all’apparenza molto golosi, ma in realtà terribilmente dannosi per la salute del coniglio.
-acqua sempre a disposizione
Per gli elenchi delle verdure si possono consultare numerose tabelle su internet.
Il coniglio deve vivere libero. Se non è possibile concedergli la libertà dell’intera casa per una questione di sicurezza, andrà bene anche una stanza. In breve tempo imparerà a fare i bisogni solo nella propria lettiera, e se questo non avviene perchè il coniglio ha già raggiunto la maturità sessuale e quindi tende a marcare il territorio, con la sterilizzazione sicuramente imparerà. I porcellini d’india vivono invece in grossi recinti o gabbie. Non imparano a sporcare solo in lettiera, ma proprio perchè animali abitudinari spesso tendono a sporcare sempre nelle stesse zone.
I conigli non vanno assolutamente lavati. Sono animali molto puliti, non hanno odori particolari e lavarli equivale a provocargli la morte. Per quanto riguarda i porcellini ci sono pareri discordanti. Alcuni pensano che di tanto in tanto sia necessario lavarli con prodotti specifici o a ph neutro, altri invece non lo ritengono opportuno proprio perchè animali molto paurosi. Sta di fatto, però, che necessitano di maggiore pulizia poichè amano sdraiarsi sui propri bisogni e per la cavia a pelo lungo questo può essere un problema. Entrambi vanno spazzolati spesso per evitare blocchi intestinali e soprattutto nel periodo di muta.
Veterinario. Sia porcellini d’india che conigli devono essere seguiti da un veterinario esperto in esotici. Il coniglio ha bisogno di essere vaccinato, per il porcellino d’india, invece, attualmente non esistono vaccinazioni. Per evitare problemi legati a malattie o ormonali è necessario sterilizzarli. Per avere maggiori informazioni è sicuramente opportuno parlare nel dettaglio con un veterinario esperto in esotici.
Queste sono alcune delle informazioni necessarie e delle differenze presenti tra queste due specie animali. Ora non vi resta che scegliere. Sono animali simpaticissimi, carinissimi e con un modo particolare di comunicare. Basta comprendere quale sia il più adatto a voi.
Ma ricordate che non siamo noi che scegliamo, sono loro che scelgono noi.